La struttura, fondata nel 2011, si avvale di educatori qualificati. Tra i punti di forza, progetti pedagogici finalizzati alle esigenze di ogni singolo bambino.
Un asilo nido per i piccoli di Serrenti. È la struttura creata dalla Cooperativa ‘Piccolo Mondo’ (tipo A), specializzata nel settore infanzia da 0 a 3 anni, nata nel settembre del 2011: una decina, per ora, i bimbi seguiti dalle due educatrici ma il micronido ne può ospitare fino a 16. Esso, per ora, è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 15, ma, in base alle richieste, potrebbe prolungare l’apertura anche la sera.
Tra i punti di forza, la qualità dei servizi, progetti educativi pensati ad hoc per le esigenze dei singoli bimbi, con una programmazione didattica mensile, che adotta il metodo ‘Montessori’, basato sull’indipendenza del bimbo fin da piccolo e mirante a favorirne la creatività, nella convinzione che il bimbo stesso sia in grado di assorbire le caratteristiche dell’ambiente circostante facendole proprie, crescendo grazie ad esse, in modo naturale e spontaneo. Ma, soprattutto, un’esperienza decennale nel settore dell’infanzia, con l’impegno nella gestione dell’asilo nido comunale di Piazza Pitagora a Cagliari, che accoglie ben 54 bambini, e dell’asilo comunale di Monserrato, dove la Cooperativa segue una trentina di piccoli. Complessivamente, 12 gli educatori, che si confrontano regolarmente con psicologi, pedagogisti e assistenti sociali. “Collaboriamo con un consultorio e ogni 15/30 giorni- spiega Cristina Sanna, Presidente della Cooperativa – organizziamo degli incontri, in cui chiediamo ai genitori di cosa vogliono parlare”.
Inoltre, importante il confronto e il monitoraggio costante tra gli stessi educatori: “Ogni mese, abbiamo una riunione dell’équipe e una riunione di programmazione per reparto: ci incontriamo regolarmente per risolvere le eventuali problematiche dei più piccoli; ad esempio, l’anno scorso sospettavamo un caso di autismo, ne abbiamo parlato con la famiglia del bambino e ora il piccolo è regolarmente seguito”. Inoltre, vengono organizzate attività ‘allargate’ che vedono il coinvolgimento delle famiglie, come alcune feste, gite, o come la ‘giornata dei nonni’, con i bimbi impegnati in attività di teatrino e marionette. “La nostra esperienza precedente ha inciso molto per far conoscere il nostro modo di lavorare – spiega la Sanna – : già da qualche tempo, volevamo renderci autonomi con una struttura nostra, in modo da non dover dipendere sempre dalle gare comunali”. E l’accoglienza nel territorio è stata positiva, anche grazie alla collaborazione con gli enti locali: “Abbiamo un buon rapporto con l’amministrazione – spiega la Presidente della Cooperativa- ; il sindaco ci sta aiutando a far conoscere la struttura, attraverso internet e la pubblicità cartacea. Ora stiamo organizzando una serata con le famiglie del paese e il Comune ci ha dato la disponibilità delle sale”.
Tuttavia, l’iniziativa stenta a decollare per la crisi economica e per l’assenza di una mentalità a favore della struttura dell’asilo nido: “Le nonne preferiscono occuparsi in prima persona dei propri nipoti – continua la Sanna – e ritengono che nel primo anno di vita sia prematuro mandare i piccoli al nido”. Ma, soprattutto, ci sono le difficoltà economiche, a causa della mancanza di lavoro nella maggior parte delle famiglie, che la Provincia sta cercando di sostenere: “Sappiamo quasi per certo – conclude – che i Plus finanzieranno dei voucher in rapporto al reddito, per aiutare le famiglie a sostenere le spese delle rette”. (Maria Chiara Cugusi)