Il gioco ideato dal Consorzio Solidarietà sarà presentato a Cagliari il prossimo 6 dicembre. L’obiettivo, promuovere un’economia più umana, fondata sulla comunità e sul rispetto reciproco
Favorire la cooperazione e un nuovo modello di economia, più umana e sostenibile. È l’obiettivo di ‘Wecoop’ – vincere cooperando, il gioco ideato dal Consorzio Solidarietà di Cagliari e sostenuto da Confcooperative Sardegna, che sarà presentato il prossimo 6 dicembre 2012, in occasione dell’evento organizzato nell’ambito dell’Anno internazionale della cooperazione.
Un gioco di società innovativo, sviluppato da un team di giovani, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e aziendali dell’Università di Cagliari e con l’Istituto europeo di Design (Ied).
Il modello richiama alla mente il ‘Monopoli’: stavolta, però le imprese assumono il nome delle cooperative reali, in cui l’obiettivo non è più avere la meglio sull’altro, ma piuttosto cooperare in comunità, contribuendo alla crescita del territorio. La struttura scelta simula perfettamente la realtà: all’interno del percorso, il giocatore dovrà imbattersi in un susseguirsi di opportunità, dilemmi e imprevisti, proprio come avviene nelle cooperative reali. Destinatari principali, gli studenti delle scuole medie, superiori e delle università. “Miriamo a promuovere la cultura della cooperazione – spiega Carlo Tedde, presidente del Consorzio solidarietà e di Confcooperative Sardegna -: di fronte al fallimento del modello economico capitalistico contemporaneo, vogliamo ripartire da un’economia responsabile mirante al bene comune, tutelata anche dalla nostra Costituzione ”. Un’iniziativa ancora più significativa perché organizzata in occasione dell’Anno internazionale delle Cooperative indetto dall’Onu, e sponsorizzata dalle due banche cooperative della Sardegna (Banca di credito cooperativo di Cagliari e la Banca di credito cooperativo di Arborea).
Vince chi riesce a intraprendere un percorso virtuoso, basato sulla salvaguardia dell’ambiente e su un’economia sostenibile e di risparmio, con scelte che contribuiranno ad arricchire la scheda dei giocatori, grazie all’assegnazione dei cosiddetti “punti -valore”: “L’aspetto della premialità – spiega Carlo Tedde – è correlato a una forte valenza etica e sprona a investire in scelte responsabili e comunitarie”. Inoltre, importante il legame con il territorio: a ricordarlo, un “puzzle” della Sardegna che sarà completato dal vincitore. Finalità, favorire l’adesione all’iniziativa da parte delle singole aziende sarde, che – attraverso l’acquisto del gioco – potranno promuovere la loro immagine sul territorio e far conoscere la loro esperienza diretta. Un gioco trasferibile anche nelle altre regioni italiane, dove la cartina e le schede delle singole cooperative potrebbero essere adattate ai singoli contesti locali.
Fondamentale la valenza educativa: il gioco sarà presentato durante alcuni incontri organizzati nelle scuole, in cui saranno raccontate esperienze positive di cooperazione: “Saranno occasioni di confronto- continua Carlo Tedde -, in cui gli studenti potranno intervenire e fare domande”. Momenti che saranno accompagnati da iniziative di educazione alla mondialità, “per poter conoscere meglio il mondo in cui operiamo e per rafforzare l’azione culturale, allargando lo sguardo dal contesto locale a quello internazionale”. Le aspettative? “Non solo rilanciare il modello cooperativo – spiega Tedde -, ma soprattutto essere propositivi, affrontare la crisi con coraggio, nella consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra e della reciprocità”.
(Maria Chiara Cugusi)